Per chiarire meglio il concetto di Pliometria in Posturologia, faremo degli esempi pratici in modo che il lettore possa avere un riscontro reale quotidiano.
Prendiamo in considerazione la flessione del gomito. Il muscolo bicipite brachiale viene definito agonista, poiché e quello che accorciandosi diminuisce il raggio di curvatura dell’articolazione. Questo si contrarrà in modo concentrico (accorciandosi) per svolgere la sua azione. Nello stesso tempo, il muscolo tricipite brachiale, che definiremo antagonista, si contrarrà in modo eccentrico.
Prendiamo in considerazione il momento delle forze che agiscono in un contrazione in Pliometria (Contrazione Pliometrica) facendo riferimento, per semplificare l’argomento, alla flessione del gomito.
Ogni forza è soggetta alle leggi della dinamica. La forza è proporzionale alla massa per l’accelerazione.
Nel nostro caso, la forza che un muscolo può sviluppare (il bicipite brachiale nella flessione del gomito) dipende dalla massa che deve spostare (l’avambraccio) e dalla accelerazione di accorciamento che impartisce.
L’accelerazione dipende da 2 fattori:
1. L’energia che il bicipite brachiale sviluppa nella sua contrazione concentrica.
2. L’energia che il suo antagonista (il tricipite brachiale) sviluppa per impartire il freno.
Si è soliti pensare che l’energia che un muscolo produce sia esclusivamente il risultato della tensione che sviluppa nel suo accorciamento o nel suo allungamento.
Il sistema Tonico-Posturale, inoltre, tende a fare in modo, egemonicamente, di eseguire movimenti tali che siano il meno possibile dispendiosi dal punto di vista energetico [2].
Qualora un muscolo deve sviluppare forza muscolare dovrebbe sviluppare energia cinetica attraverso il catabolismo di substrati energetici.
Se per esempio proviamo a tirare un pugno su un sacco di allenamento, se vogliamo spostare il sacco dovremo sviluppare una certa forza muscolare, diciamo di 10N [3], ipoteticamente semplificando. In questo caso il muscolo deve utilizzare substrati energetici per produrre energia necessaria per sviluppare 10N di forza.
Nella realtà, tutto questo non succede, i nostri muscoli preferiscono economizzare i substrati energetici nella gestione della forza muscolare producendo Contrazioni Pliometriche, Pliometria. L’energia che il bicipite brachiale sviluppa non deriva esclusivamente dall’energia cinetica che produce in fase concentrica.
I muscoli preferiscono sfruttare l’energia potenziale che accumulano nel prestiramento che avviene prima di una contrazione concentrica [4].
Questo tipo di contrazione che viene chiamata Pliometrica, Pliometria, permette al muscolo di economizzare la produzione di energia sviluppando la stessa forza muscolare [5].
Definizione di Pliometria
Facciamo un esempio, immaginiamo di salire su una sedia ed eseguiamo un salto verso il pavimento.
Quando prendiamo contatto col terreno, i quadricipiti femorali si allungheranno per attutire la caduta e immediatamente dopo eseguiremo un secondo salto verso l’alto.
Il secondo salto svilupperà un’energia esplosiva poiché la forza che il muscolo sviluppa (nel secondo salto) sarà il risultato dell’energia potenziale che aveva accumulato nell’attutire il primo salto, più l’energia cinetica che produce nella contrazione quando il quadricipite femorale si accorcia (nella fase concentrica).
Il muscolo produce attraverso la sua contrazione in Pliometria, sempre 10N (come nel caso precedente) ma ha prodotto energia attraverso il consumo dei substrati energetici inferiori per l’energia prodotta, con un risparmio energetico importante.
Immaginiamo a questo punto un bambino di 6 mesi che se preso dalle mani punta i piedi sul pavimento per cominciare ad imparare a porsi in posizione eretta. Ancora il bambino non è capace di produrre una forza muscolare considerevole per sollevare il peso del suo corpo. Allora egli per potersi sostenere fa ricorso quasi esclusivamente all’energia potenziale che accumula allungando e rilasciando la muscolatura degli arti inferiori. Egli molleggerà sulle anche e le ginocchia, tenendosi con le mani, producendo contrazioni pliometriche, Pliometria.
Tornado all’assunto di cui siamo partiti, supponiamo che nella gestione del ROM articolare, sia l’agonista che l’antagonista eseguono contrazioni pliometriche, Pliometria Posturale, per bilanciare lo spostamento e per eseguire movimenti con il minor dispendio energetico.
[1] Fonte Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Pliometria
[2] Busquet L., Le catene muscolari – vol. 3, ed. P. Raimondi, 2009.
[3] L’unità di misura della forza nel SI (Sistema Internazionale di unità di misura) è il Newton (N). Tenendo conto del secondo principio della dinamica, una forza di 1 N imprime ad un corpo con la massa di 1 kg l’accelerazione di 1 m/s².
[4] Bosco C., La forza muscolare. Aspetti fisiologici ed applicazioni pratiche, Società Stampa Sportiva, Roma, 2002
[5] Weineck, J., L’allenamento ottimale, Calzetti Mariucci, Ponte S. Giovanni, 2001.
[6] Ibidem.
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