Con il termine Somatotipo si intende indicare la costituzione di un individuo, tenendo conto dell’apparato scheletrico e di quello muscolare in base alle sue caratteristiche antropometriche.
Per poter stabilire con precisione il somatotipo è necessario prendere in esame alcuni fattori che lo caratterizzano.
Innanzitutto bisogna analizzare il peso corporeo espresso in chilogrammi e l’altezza indicata in centimetri.
Si valutano poi il diametro osseo del femore (arto inferiore) e dell’omero (arto superiore), sempre espressi in centimetri.
Altri due indici da considerare sono rappresentati dalla circonferenza del polpaccio (arto inferiore) e del braccio (arto superiore).
Infine si tiene conto di quattro pliche cutanee indicate in millimetri, che sono la sottoscapolare, la tricipite brachiale, la sovraspinale e quella del polpaccio.
L’analisi del Somatotipo viene analizzata e utilizzata dal personal trainer per lavorare con piani di allenamento personalizzati che permettono di sviluppare in maniera specifica le singole competenze.
In base alle loro caratteristiche fisiche, i somatotipi sono classificati in tre gruppi:
- Ectomorfo
- Mesomorfo
- Endomorfo
L’aspetto morfologico di una persona può essere definito mediante un punteggio compreso da 1 (minimo) a 7 (massimo) relativamente a ciascuna di queste componenti.
Nella classificazione della costituzione derivante dall’analisi antropometrica la prima cifra indica la componente endomorfica, la seconda cifra indica quella mesomorfica e la terza cifra indica l’ectomorfica.
Secondo tale classificazione, un puro endomorfo viene indicato dalla sigla 7-1-1, un puro mesomorfo da 1-7-1, e un puro ectomorfo da 1-1-7.
In natura sono presenti anche numerosi somatotipi intermedi, le cui caratteristiche presentano aspetti comuni a due differenti costituzioni.
Si parla quindi di soggetti meso-ectomorfi, che si distinguono per una limitata percentuale di grasso concentrata a livello degli arti inferiori, mentre quelli superiori hanno un’alta percentuale di massa muscolare.
I meso-endomorfi invece possiedono una buona struttura muscolare accompagnata da una notevole percentuale di grasso localizzata nella fascia addominale.
La classificazione dei somatotipi in ectomorfi, mesomorfi ed endomorfi è stata formulata nel 1940 dal medico americano William Sheldon, che ne analizzò anche la componente caratteriale e il temperamento.
Secondo lo studioso, il corpo umano doveva venire classificato in base al suo sviluppo embriologico, considerando i tre foglietti embrionali che sono appunto l’ectoderma (da cui ha origine il sistema nervoso e la pelle), il mesoderma (dal quale si genera il cuore e i vasi circolatori e la muscolatura scheletrica) e l’endoderma (responsabile dello sviluppo dell’apparato respiratorio e digestivo).
Analisi fisica dei somatotipi
Somatotipo Ectomorfo
Con questo termine di solito vengono indicati individui alti, esili e magri, con scarsa massa muscolare e con un metabolismo particolarmente svelto, in grado di bruciare velocemente le calorie.
In base a tale rapidità tipica delle reazioni biologiche, l’ectomorfo non accumula lipidi, che sono catabolizzati istantaneamente.
Come conseguenza un soggetto di questo tipo non riesce ad ingrassare e neppure a incentivare la propria massa muscolare, che risulta piuttosto limitata rispetto all’apparato osteo-articolare.
La caratteristica più tipica di una costituzione ectomorfa è riconducibile alla sproporzione tra la lunghezza dello scheletro rispetto al volume del corpo.
Se un soggetto ectomorfo desidera incrementare il suo peso deve nutrirsi con alimenti ipercalorici, in grado di fornire all’organismo una quantità di energia superiore a quella consumata.
In molti casi questo obiettivo non viene raggiunto e la costituzione della persona rimane sproporzionata a favore dell’altezza.
Somatotipo Mesomorfo
Si tratta di individui con un’elevata componente muscolare, che costituisce la caratteristica distintiva della corporatura.
I mesomorfi sono quasi completamente privi di grasso corporeo, compensato da una massa muscolare estremamente sviluppata.
Muscolosi e perfettamente integrati dal punto di vista posturale, questi soggetti si caratterizzano per una corporatura armoniosa e un aspetto ben proporzionato.
Grazie all’incisiva capacità di formare muscolatura a partire de alimenti ricchi di proteine, un mesomorfo deve concentrarsi sul potenziamento della massa magra, che è la componente principale del tessuto muscolare.
Individui dotati di questa costituzione vengono spesso definiti atletici in quanto presentano una muscolatura tonica e scolpita, tipica degli sportivi.
Essi hanno di solito un fisico perfetto e psicologicamente sono estremamente attivi.
In realtà essi sono predisposti geneticamente a questa conformazione corporea anche senza la necessità di affrontare allenamenti forzati.
Somatotipo Endomorfo
Il soggetto endomorfo si distingue per la presenza di viso tondo, ossa grandi, corpo sviluppato prevalentemente in larghezza a una notevole percentuale di depositi adiposi.
Un individuo di questo genere presenta spalle strette e fianchi larghi, un corpo tendenzialmente molle e una quantità di grasso corporeo piuttosto elevata e concentrata a livello di fianchi e addome, molto sporgente.
Quando il metabolismo lipidico risulta rallentato si verifica un accumulo di adipociti in determinate zone del corpo, che provocano la formazione di pannicoli adiposi.
I somatotipi endomorfi generalmente sono sempre in lotta col proprio peso dato che mostrano una notevole propensione a ingrassare, anche senza esagerare con il cibo.
Proprio per la loro costituzione queste persone devono curare con estrema attenzione il regime dietetico, facendo in modo di nutrirsi regolarmente (sarebbe importante non saltare mai dei pasti per evitare una iperstimolazione ormonale), con cibi freschi (frutta e verdura) e poca carne.
Analisi metabolica dei somatotipi
A ogni somatotipo corrisponde un differente genere di metabolismo, condizionato a sua volta dalle caratteristiche costituzionali del soggetto e dalla sua differente percentuale di grasso corporeo.
Ogni individuo tende a raggiungere il benessere in rapporto a un equilibrio endogeno, frutto del bilanciamento tra reazioni chimiche di sintesi (anaboliche) e di demolizione (cataboliche).
Nei casi in cui si verifichi un’alterazione di questo equilibrio si creano i presupposti per l’insorgenza di disturbi di varia natura.
Somatotipo Endomorfo
I soggetti endomorfi sono caratterizzati da una spiccata facilità ad accumulare grasso sotto forma di pannicoli adiposi che solitamente si depositano a livello dei glutei, sull’addome, nell’interno cosce e nella parte inferiore della schiena.
Essi sono caratterizzati da un metabolismo lento, responsabile della facilità con cui ingrassano e dalla difficoltà con cui invece dimagriscono.
La priorità di questi individui è pertanto quella di limitare l’introduzione di calorie, cercando di privilegiare alimenti poveri di lipidi e glucidi, che sono composti ipercalorici.
Sarebbe consigliabile preferire i cibi contenenti carboidrati a basso carico glicemico che non stimolano esageratamente la sintesi di insulina.
Nel metabolismo degli endomorfi è necessario che sia potenziato l’apporto di proteine sia animali che vegetali, per fornire all’organismo delle fonti energetiche che non provocano aumenti ponderali.
Le proteine inoltre sono responsabili dell’aumento della termogenesi alimentare, contribuendo a provocare un notevole dispendio calorico, accompagnato da processi di lipolisi.
Infatti gli alimenti proteici consentono di smaltire il grasso corporeo, stabilizzano la sensibilità insulinica e incentivano lo sviluppo della massa muscolare correlato al potenziamento del metabolismo basale.
L’aumento di velocità delle reazioni metaboliche si riflette vantaggiosamente sui processi di lipolisi che vengono aumentati allo scopo di promuovere le condizioni più favorevoli per questi somatotipi endomorfi.
Somatotipo Mesomorfo
Il metabolismo del somatotipo mesomorfo si mostra più vantaggioso di quello endomorfo dato che risulta naturalmente predisposto a creare massa muscolare e non ad accumulare grasso.
I suoi muscoli sono costituiti quasi completamente di fibre bianche, dotate di spiccata capacità ipertrofica e di elevata forza.
Il metabolismo di questi soggetti è decisamente alto poiché la muscolarità prevede un elevato dispendio calorico.
Per favorire un corretto andamento metabolico è necessario privilegiare generosi apporti calorici che, in questi individui, non vengono accumulati.
Nella maggior parte dei casi i mesomorfi non devono seguire regimi alimentari restrittivi, ma possono assumere qualsiasi cibo purché non si verifichino dei macroscopici squilibri nutritivi.
Il metabolismo basale di questi soggetti è piuttosto veloce e mantiene l’organismo sempre vitale e pronto ad affrontare sforzi fisici anche di una certa entità.
Il mesomorfo per sua natura è un soggetto atletico, con una notevole riserva di energia accumulata sotto forma di glicogeno epatico, la quale può essere mobilizzata al bisogno senza la necessità di aumentare l’apporto calorico.
Le reazioni anaboliche e cataboliche tendono a rimanere in equilibrio, contribuendo a mantenere stabile il valore del peso corporeo e anche quello della massa muscolare.
Somatotipo Ectomorfo
A differenza del mesomorfo, l’ectomorfo (che pure è dotato di un metabolismo alto) si distingue per una massa muscolare di fibre rosse, scarsamente capaci di sopportare lavoro.
Questi soggetti mostrano una notevole difficoltà a prendere peso poiché il loro metabolismo presenta una netta prevalenza della fase di demolizione (catabolica) rispetto a quella di sintesi (anabolica).
Tenendo conto delle effettive difficoltà nell’aumento di peso, l’ectomorfo deve seguire un regime nutritivo incentrato sull’introduzione di cibi ipercalorici, con accentuazione di quelli a base di carboidrati.
Questi composti infatti sono i principali responsabili dell’aumento ponderale, collegato a un metabolismo di tipo assimilativo.
La loro presenza ha lo scopo di incentivare le reazioni anaboliche, stimolando anche la produzione di insulina, una sostanza considerata come l’ormone anabolico per antonomasia.
L’assunzione di carboidrati associati a proteine ha lo scopo di migliorare le prestazioni metaboliche degli ectomorfi, il cui obiettivo è quello di aumentare di peso acquistando massa muscolare magra.
L’accelerazione metabolica tipica di questi soggetti potrebbe avere conseguenze negative nel lungo tempo in quanto potrebbe portare a una deprivazione di elementi utili all’organismo.
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Analisi caratteriale dei somatotipi
Altrettanto importante dell’analisi fisica è quella caratteriale in quanto numerose ricerche hanno confermato uno stretto collegamento tra costituzione e indole degli individui.
Carattere del Somatotipo Endomorfo
Il somatotipo endomorfo è di solito estroverso ed espansivo, sempre alla ricerca del contatto interpersonale dato che la solitudine lo spaventa a morte.
Espansivo e affettuoso, questo individuo cerca sempre l’approvazione da parte degli altri perché ha bisogno di continue conferme e di punti di riferimento.
La sua insicurezza non è una caratteristica evidente, ma al contrario rimane piuttosto nascosta anche in conseguenza al fatto che l’endomorfo cerca di nascondere le proprie debolezze.
E’ un tipo allegro, che ama scherzare e che si mostra sempre entusiasta della vita, anche quando in realtà è oppresso dai problemi.
Essendo di natura socievole e particolarmente amabile, egli è alla continua ricerca di compagnia dato che teme la solitudine e non è un buon compagno di sé stesso.
Un somatotipo endomorfo, caratterizzato fisicamente da una certa rotondità di forme, mostra analogamente un carattere “rotondo”, nel senso che non presenta spigolosità, ma appare bendisposto verso tutti.
La sua allegria è contagiosa e molto facilmente è possibile osservare un individuo di questo tipo al centro di un gruppo di persone, conquistate dalla gioia di vivere.
Bisogna comunque fare attenzione alle sfumature caratteriali che l’endomorfo tende a mascherare, soprattutto nei momenti di crisi.
La sua tendenza è quella di stare in mezzo alla gente, partecipando a riunioni rumorose, nella confusione, tra amici e conoscenti.
Estroso e simpatico, l’endomorfo ama stare al centro dell’attenzione, sempre contornato da amici con i quali è solito intrattenersi per lungo tempo.
Il suo bisogno d’affetto lo spinge a volte a diventare assillante nelle richieste di compagnia, anche se riesce a limitarsi grazie all’innata sensibilità.
Carattere del Somatotipo Mesomorfo
Attivo e molto energico, il somatotipo mesomorfo si conferma un individuo sportivo e un atleta pieno d’iniziativa.
Tutta la sua esistenza è focalizzata sull’azione dato che non riesce a stare fermo, ma mostra una reale necessità di sentirsi attivo.
Egli vive infatti per agire, per organizzare e per comandare.
Tendenzialmente dispotico, questo individuo non va facilmente d’accordo con il prossimo soprattutto quando subentrano dei problemi da risolvere.
Egli infatti non è capace di affrontare la discordia e neppure i conflitti da essa derivanti perché ama pianificare il futuro pacificamente, anche se in maniera univoca.
Questo somatotipo non è portato ai compromessi, ma preferisce le posizioni ben definite, anche a costo di separarsi dagli altri.
La sua costituzione tendenzialmente massiccia, il corpo squadrato e la notevole forza fisica condizionano anche la componente caratteriale, in rapporto alla sua tendenza a imporsi quasi sempre.
Si tratta di persone sempre in movimento, dei veri e propri vulcani in eruzione, incapaci di meditare in solitudine, ma sempre pronti a gettarsi in una nuova avventura.
Coraggiosi e sicuri delle proprie capacità, i mesomorfi amano l’avventura e le novità, anche supportati dalla loro corporatura forte e atletica.
Spesso fin troppo audaci essi non riconoscono il pericolo e in alcune circostanze arrivano a sfiorare notevoli rischi.
Una delle caratteristiche più tipiche della loro indole è rappresentata dal desiderio di potere e di autoaffermazione, che li porta spesso a diventare prevaricatori.
Carattere del Somatotipo Ectomorfo
Tra i tre diversi somatotipi, l’ectomorfo è quello più cerebrale, che ama i ragionamenti intellettuali anche se fatti per puro piacere elucubrativo.
Introverso e tendenzialmente piuttosto chiuso, egli è spesso nervoso e irritabile, soprattutto quando si trova in compagnia di persone che non reputa al suo livello.
Particolarmente amante del silenzio, questo soggetto non concede molto di sé stesso, soprattutto quando è costretto in contesti rumorosi e allegri.
Si tratta di una persona così detta “difficile”, sempre alla ricerca di un angolo dove rifugiarsi in completa solitudine.
Introversi, impacciati e fin troppo riflessivi, gli ectomorfi sono comunque dotati di un notevole senso dell’umorismo che, per la loro natura, non sono in grado di manifestare.
Spesso afflitti da sindromi ansiose questi soggetti sono caratterizzati da un animo artistico che consente loro di apprezzare il bello in tutte le sue manifestazioni.
La tipicizzazione caratteriale dei tre somatotipi ha suscitato nel tempo numerose critiche in quanto molti psicologi hanno evidenziato come possa risultare semplicistico ricondurre il carattere a soli tre modelli.
In effetti un’analisi di questo genere si rivela incompleta, anche se mette in risalto un aspetto molto interessante relativo al collegamento tra costituzione, attitudini e comportamento psico-emotivo.
Anche se considerata principalmente la “scienza del fitness”, l’analisi antropometrica dei somatotipi è in grado di offrire un valido supporto psicologico.
William Sheldon, lo studioso di psicologia costituzionale, con le sue ricerche ha quindi ipotizzato un collegamento tra costituzione (somatotipo) e carattere, che spiegherebbe come individui simili dal punto di vista fisico mostrano attitudini analoghe.
Anche se non incarnano la verità assoluta e se si sono attirate numerose critiche, le ricerche di analisi caratteriale dei somatotipi offrono la possibilità di collegare il corpo alla psiche.