La deglutizione è la propulsione del cibo dalla cavità orale allo stomaco. Tuttavia, quando si parla di deglutizione bisogna considerarla come parte di un sistema più complesso e articolato, che comprende la masticazione, la posizione di riposo della bocca, l’articolazione verbale, la respirazione e l’attività muscolare buccofacciale. La deglutizione atipica è un’anomalia dell’atto di deglutire che può avere delle conseguenze anche gravi sulla salute generale del corpo. In questo articolo si scoprirà come una deglutizione disfunzionale altera la postura.
Cos’è la deglutizione disfunzionale o atipica
Nella deglutizione, saliva e cibo svolgono una funzione fondamentale, tuttavia possono manifestarsi disfunzioni che alterano la sua normale funzionalità. Si tratta di un’alterazione che avviene nell’atto di deglutire, spesso presente già nel periodo dell’infanzia. Se la disfunzione non viene corretta precocemente attraverso una terapia adeguata, durante l’età adulta può avere ripercussioni importanti sulla salute. Per risolvere il problema spesso è necessario avvalersi dell’intervento di ortodontisti e logopedisti, in quanto si presenta la necessità di correggere l’occlusione e rieducare i movimenti della lingua all’interno del cavo orale. Per comprendere quale impatto è in grado di avere una deglutizione non eseguita correttamente è importante analizzare la propria postura.
La deglutizione è un’attività fondamentale nel quadro della salute generale dell’organismo e influisce su di essa in modo preponderante, più di quanto si creda. Ogni essere umano deglutisce 1600 e 2000 volte al giorno, dalle 500 alle 800 volte nel corso della notte. I problemi possono nascere dalla postura abituale della lingua, ossia dove si posiziona normalmente in fase di riposo. La posizione normale dovrebbe essere contro il palato, la postura anomala è tra le due arcate dentarie. Oltre all’errata posizione della lingua, la deglutizione disfunzionale si caratterizza per la contrazione di alcuni muscoli, come quelli delle labbra e del mento. In condizioni di perfetta funzionalità tali muscoli dovrebbero essere in posizione di riposo. Chi deglutisce in modo atipico posiziona la lingua tra i denti impedendo di fatto l’attività corretta del muscolo massetere, che si contrae in modo parziale provocando una variazione della tensione dei buccinatori e dei muscoli orbicolari della bocca. La conseguenza è che i molari non entrano in contatto durante l’atto della deglutizione, mentre si dovrebbe registrare anche una notevole attività del muscolo orbicolare. La mancanza di coordinazione è causata dall’interferenza della lingua, che si trova fuori posizione. I muscoli si contraggono in modo irregolare e il risultato è una dislocazione di guance e labbra. Modelli di deglutizione anomala creano dunque decine di forze vettoriali.
Tali movimenti atipici non sono causati da una patologia ma da cattive abitudini che si consolidano nel tempo. Infatti il soggetto a volte muove la lingua in avanti altre volte la arretra eccessivamente, sempre in condizioni di riposo. Ma come si arriva alla deglutizione atipica? Se la postura della lingua tra i denti è tipica del neonato, normalmente con il sopraggiungere dell’età adulta, la cattiva abitudine si corregge naturalmente, e la lingua viene spinta correttamente contro il palato. Quando non interviene una normalizzazione, si verifica la deglutizione viziata, con la lingua continua a spingere in avanti come nell’età neonatale.
La deglutizione normale dunque subisce dei cambiamenti nel passaggio dall’età infantile a quella adulta; la causa è da imputare a diversi eventi come il cambiamento della consistenza dei cibi assimilati e l’eruzione dei denti. Nel corso della fase evolutiva del bambino la deglutizione può cambiare diventando atipica, sfociando ad esempio in:
- sigmatismo interdentale: determinati suoni vengono pronunciati in modo non corretto;
- problemi di respirazione: sia di giorno sia durante il riposo notturno;
- malocclusione: la non corretta chiusura delle arcate dentarie.
Si tratta di anomalie funzionali causate anche dal posizionamento errato della lingua in fase di riposo. Ovviamente, quando la deglutizione atipica genera problemi alla corretta chiusura delle arcate dentarie, quest’ultima disfunzione avrà ripercussioni deleterie sulla postura in età adulta.
Tipologie di deglutizione atipica
Per comprendere in che modo la deglutizione disfunzionale altera la postura, è bene conoscere tutte le tipologie di deglutizioni atipiche. Tra le principali si segnalano:
- la deglutizione a spinta linguale semplice: è una disfunzione non grave che può essere corretta facilmente. Il soggetto, infatti, durante la deglutizione stringe i denti e dunque non pone la lingua tra le arcate, in modo corretto. La conseguenza è un morso aperto circoscritto, contrazione dei muscoli elevatori, profusione linguale sulle arcate durante la deglutizione, postura con lingua bassa, masticazione verticale, forma ogivale del palato;
- deglutizione a spinta linguale complessa: è una disfunzione più grave rispetto alla precedente e causa diversi problemi: morso anteriore che arriva ai premolari; tale morso a sua volta causa la profusione della lingua tra le arcate, la mancata chiusura dei denti durante la deglutizione e la malocclusione, una delle principali cause di problemi di postura;
- deglutizione infantile: si tratta della disfagia atipica che assomiglia maggiormente al modo di deglutire neonatale. Si verifica una forte spinta della lingua tra le arcate dentarie, la mancata chiusura dei denti durante la deglutizione, una diminuzione della respirazione e della mimica facciale, in situazioni di riposo.
Un’ulteriore classificazione prende in considerazione due macro-tipologie di deglutizione atipica:
- deglutizione disfunzionale primaria: si tratta di una disfunzione psicologica che appare in alcuni periodi molto particolari durante la crescita del bambino. Si manifestano attività deleterie come il succhiarsi il pollice, per cui solitamente si interviene con la psicoterapia;
- deglutizione disfunzionale secondaria: è una disfunzione causata da motivi organici come lo sviluppo anomalo del cranio; può anche essere causata dalla presenza di adenoidi o tonsille, che non consentono al bambino una respirazione corretta. Un altro motivo va ricercato nel frenulo linguale troppo corto oppure nella macroglossia, vale a dire una lingua troppo grossa. Infine la deglutizione atipica secondaria può essere causata da un’apertura tra i denti anteriori.
Conseguenze della deglutizione atipica
Quando si manifestano i primi sintomi della deglutizione atipica, già in età infantile, è importante intervenire subito con un trattamento mirato a risolvere il problema. Non effettuare alcuna terapia può avere delle ripercussioni gravi, specialmente sulla postura del corpo. Ma quello della postura scorretta non è l’unico problema, se ne contano anche altri. Di seguito stiliamo un elenco di tutte le disfunzioni causate da deglutizione atipica:
- problemi posturali;
- alterato sviluppo cranio-mandibolare;
- scorretto posizionamento dentale: denti sporgenti e ritardo nell’eruzione dentaria;
- palato ogivale;
- patologie dell’orecchio medio: ne risentono le vie aeree superiori con il manifestarsi di tonsilliti, otiti e adenoiditi recidivanti;
- disturbi della fonazione: si verificano alterazioni dell’articolazione verbale, distorsione dei suoni come la S di sole e la Z di rosa, nel TS della parola tazza e nel DZ di zaino, con la fuoriuscita della lingua e la sua interposizione tra i denti;
- alterazione della masticazione;
- alterazioni estetiche;
- globo isterico e aerofagia.
Come scritto in precedenza, la deglutizione atipica provoca un’alterazione non solo dell’atto della deglutizione ma anche della postura. È un comportamento errato che accompagna il soggetto nel corso di tutta la giornata, teoricamente per tutta la vita, se non viene corretto con l’intervento di uno o più specialisti. Ma perché la deglutizione ha conseguenze sulla postura? La muscolatura linguale non è un sistema isolato ma fa parte di un sistema complesso che compone la catena muscolare linguale. Il funzionamento errato della lingua ha ripercussioni sulla catena, creando l’assetto posturale caratteristico dei soggetti con deglutizione viziata: il tronco e la testa sono protesi in avanti creando un aumento della curva cervico-dorso-lombare, oltre che il ventre prominente e altri dismorfismi.
Il nostro corpo funziona infatti con un meccanismo di compensazione che ha come obiettivo principale la stabilità della mandibola. La compensazione si svolge attraverso la contrazione di alcuni muscoli, che nel caso in esame concorrono alla creazione di alterazioni gravi nei muscoli della colonna vertebrale, del collo e alterano dunque la postura.
Si è scritto in precedenza che una delle conseguenze della deglutizione disfunzionale è la malocclusione, ossia la non perfetta chiusura delle arcate dentarie. Con la malocclusione i muscoli si trovano a lavorare in modo asimmetrico. Si creano perciò delle tensioni che si scaricano sul collo, sui muscoli delle spalle e sulla colonna vertebrale. I muscoli, nel tentativo di compensare correggono il corpo facendogli assumere una postura asimmetrica.
È ovvio che quando si pianifica la correzione della malocclusione, il ripristino del coordinamento dei muscoli che lavorano nella stessa zona diventa un obiettivo fondamentale. Lo status funzionale prevede una deglutizione che inibisce il drenaggio nasale; questo status ideale si verifica solo quando le strutture coinvolte nella masticazione, nella respirazione e nella deglutizione sono integrate perfettamente; inoltre la componente masticatoria, in una situazione funzionale, risulterà del tutto sviluppata, le mascelle saranno in rapporto corretto tra di loro anche nella fase di riposo e la muscolatura risulterà essere in equilibrio con la mandibola. Infine l’osso ioide farà da perno oppure formerà un fulcro.
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Come riconoscere la deglutizione atipica nei bambini e negli adulti
Ci sono dei sintomi che fanno da spia all’insorgere di una cattiva abitudine durante l’atto della deglutizione. L’alterazione posturale, quando è visibile a occhio nudo, più che un sintomo è un effetto, se la disfunzione non è stata individuata e trattata in modo tempestivo. La diagnosi di deglutizione disfunzionale avviene con l’anamnesi, durante la quale il paziente descrive all’otorinolaringoiatra oppure all’ortodonzista, i sintomi che lasciano sospettare una disfunzione.
La deglutizione atipica nei soggetti in età infantile può essere riconosciuta facendo particolare caso al palato e al modo di deglutire del bambino. Quando il soggetto deglutisce non dovrebbe posizionare la lingua tra i denti o spingerla contro le arcate. Anomalie si possono manifestare anche nel modo di esprimersi attraverso il linguaggio, quando i bambini alterano i suoni S e Z. Concludiamo con il riposo notturno: il soggetto spesso dorme con la lingua fuori dalla bocca oppure la posiziona in basso all’interno della cavità orale.
Negli adulti invece non bisogna confondere la disfagia e deglutizione atipica, solo perché il soggetto non riesce a deglutire oppure per una deglutizione dolorosa. Talvolta nei soggetti adulti la difficoltà a deglutire si accompagna al senso di soffocamento, con il manifestarsi di una respirazione difficoltosa. L’anamnesi del medico solitamente si svolge con il paziente che afferma “non riesco a deglutire“; suona come un campanello d’allarme per il sospetto di un’errata coordinazione dei muscoli; tale circostanza molto spesso esige degli esami più approfonditi per escludere l’ipotesi di disfunzione atipica. Le differenze con la disfagia possono essere appurate dunque solo con un’esame più accurato, in quanto la disfagia è il sintomo secondario di patologie più gravi.
Oltre alla deglutizione difficoltosa, un altro sintomo della deglutizione atipica è l’aerofagia, termine di etimologia greca che sta a significare fame d’aria. Si tratta di un fenomeno frequente in questa particolare disfunzione, anche nei soggetti in apparenza sani che lamentano unicamente la pancia gonfia, frequenti eruttazioni specialmente nella fase della digestione postprandiale. I pazienti avvertono anche tensione all’addome e manifestano episodi di flatulenze e borborigmi, ossia rumori nell’addome, dei gorgoglii che sono causati dall’attività gastrica. Il soggetto senza rendersene conto, a causa della deglutizione anomala, ingurgita aria specialmente se consuma pasti frettolosi accompagnati da bevande gassate oppure se durante il pasto consuma il cibo facendo bocconi troppo grandi.
Come trattare la deglutizione disfunzionale
Come si è scritto in precedenza, trattare la deglutizione atipica già in età infantile permette di prevenire gravi problemi di postura negli anni successivi, durante l’età adulta. Ogni volta che deglutiamo, infatti, la lingua esercita una pressione di 1 chilogrammo per pollice quadrato. Se si moltiplica per una cifra compresa tra 1600 e 2000 deglutizioni quotidiane, si comprende la portata del problema. Si tratta dunque di una spinta, di due tonnellate, esercitata sull’arcata dentaria e non sul palato.
È importante dunque rivolgersi a uno specialista che possa curare tale patologia. Un logopedista può infatti interviene indicando al paziente una serie di esercizi specifici per correggere la deglutizione atipica. Una prassi medica di successo per curare la deglutizione disfunzionale è la terapia miofunzionale, spesso conosciuta anche con l’acronimo TMF. L’ideale sarebbe intervenire tempestivamente. Se non si interviene immediatamente sul bambino, possono dunque verificarsi problemi seri:
- permangono dislalie: si tratta di difetti articolari, per cui i suoni vengono pronunciati in modo scorretto;
- il morso aperto provoca difficoltà masticatorie;
- permane una respirazione disfunzionale;
- nel bambino si può verificare irrequietezza, iperattività a causa del mancato riposo notturno.
L’intervento del logopedista è in grado di apportare una serie di benefici:
- miglioramento del morso aperto, evitando così le recidive;
- correzione dei difetti di articolazione;
- impostazione di una respirazione corretta.
La terapia miofunzionale integrata può essere applicata anche se il paziente è già adulto. Si interviene, come nel caso del paziente in età infantile, con una rieducazione della deglutizione. Si tratta di operare una rifunzionalizzazione della lingua; il recupero dell’organismo avviene mediante la stimolazione della lingua sul palato. In sostanza, il paziente, bambino o adulto, grazie alla terapia miofunzionale della deglutizione impara a deglutire in modo corretto e ad automatizzare il movimento giusto. Molto spesso, non ci si avvale solo di un logopedista ma di una equipe di specialisti. Possono essere indispensabili:
- logopedista;
- dentista;
- otorinolaringoiatra;
- psicoterapeuta.
Ognuno di loro interverrà su cause ed effetti della disfunzione, valutando se la deglutizione atipica sia di tipo primario o secondario.