Il pavimento pelvico detto anche “diaframma pelvico” è una parte del corpo maschile e femminile meno conosciuta ma di fondamentale importanza sia per la salute degli organi ad esso associati sia per l’equilibrio e la fisiologia di tutto il corpo nel suo insieme.
Esso ha una notevole influenza sulla buona gestione del corpo umano e il suo scorretto malfunzionamento può determinare problemi pelvici e causare anche disfunzioni relative alla postura.
In termini anatomici si tratta della sede delle pelvi ovvero la muscolatura in cui è presente il perineo ossia i tessuti molli che fanno da base all’ano.
Si parla di biomeccanica in virtù del rapporto di interconnessione tra i diversi muscoli, legamenti e nervi che collegano all’intera struttura ossea.
Studi e ricerche hanno accertato che la distensione del pavimento pelvico può influire sulla postura o meglio l’equilibrio in postura, che se scorretto può causare torsioni e rigidità accentuando processi infiammatori e dolori cronici.
A seguire una breve guida su come il pavimento pelvico è la base dell’equilibro posturale e consigli sulla sua riabilitazione.
Pavimento pelvico: caratteristiche
Il pavimento pelvico è l’area di supporto della parte bassa dell’addome, esso contiene gli organi riproduttivi compreso l’ano, si tratta di un muscolo che fa da sede territoriale del perineo e degli altri organi necessari per la riproduzione, l’espulsione delle feci e l’apparato sessuale.
Al pari di ogni muscolo lo stesso va allenato affinché non perda di tonicità e spessore, un pavimento ipotonico influisce sugli organi e crea disfunzioni considerevoli.
Il pavimento pelvico può essere nella sua struttura influenzato da diversi fattori fisiologici o patologici come ad esempio l’incremento di peso o la perdita eccessiva di chili con conseguente riduzione muscolare, la stitichezza, la mancata attività motoria o l’eccessiva attività sportiva, movimenti scorretti.
La gravidanza o interventi sull’area possono influenzare il pavimento pelvico e la muscolatura, dopo un parto o qualsiasi altro intervento si rischia che l’area diventi ipotonica ragion per cui è necessario, per evitare problemi di postura, rinforzare il tessuto con esercizi continui.
Un pavimento pelvico non ben disteso o con una tonicità non adeguata può essere causa inoltre di problemi di postura, di reazioni fisiologici importanti come minzione, cistiti, problemi procreativi e dismenorrea con eventuale accentuazione del dolore legato alla presenza di focolai di endometriosi.
Curare l’area pelvica significa prestare attenzione all’equilibrio posturale.
Pavimento pelvico e biomeccanica
La biomeccanica da alcuni anni viene associata alla medicina e al corpo umano. E’ evidente la correlazione tra il pavimento pelvico e la postura. Il pavimento pelvico si basa su equilibri dati dai muscoli pelvici, i nervi e legamenti che fanno da struttura portante alla zona che va dal bacino fino all’asse finale della colonna vertebrale.
Ora quest’area può essere compromessa dall’eccesivo peso o da una struttura esile e ipotonica che a sua volta per correlazione agisce negativamente sull’equilibrio posturale.
Per deduzione logica ne consegue che una corretta muscolatura del pavimento pelvico fa sì che ad ogni momento si raggiunga un contrappeso tale da armonizzare il movimento senza creare compressioni tale da favorire una postura corretta e sopperire alla perdita di equilibrio tipica di una muscolatura ipotonica e affaticata.
Un esempio ci è di aiuto: il semplice raccogliere un oggetto comporta una compressione della zona pelvica che se caratterizzata da una muscolatura tonica riesce a supportare il movimento, viceversa può essere causa di squilibrio e di dolore posturale con una pavimentazione ipotonica.
Rapporto tra postura e pavimento pelvico
L’evoluzione scientifica ha postulato un rapporto di correlazione tra il pavimento pelvico e la postura sostenendo che il pavimento pelvico è la base dell’equilibrio posturale.
Contrariamente a quanto si pensa il pavimento pelvico non è un muscolo che interessa solo l’area relativa al bacino, ma fa da asse portante all’intero corpo avendo una funzione attiva costante.
Una distensione corretta del pavimento pelvico favorisce la corretta postura, fattore rilevante per evitare problemi di natura fisiologica e limitare disfunzioni patologiche.
Altresì, la postura influenza il pavimento pelvico, una torsione o una distensione non lineare può comportare problemi pelvici che per l’uomo si trasformano in disfunzioni organiche legate alla minzione, prostata e regolare funzione sessuale, mentre nella donna possono altresì essere causa di dolore durante il ciclo, soprattutto in presenza di fattori di endometriosi e dismenorrea.
Si tratta di una correlazione meccanica in cui il movimento superiore risulta controbilanciato dall’asse sottostante, se tale bilanciamento non sussiste si manifestano problemi posturali più o meno gravi.
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Riabilitazione del pavimento pelvico
La riabilitazione del pavimento pelvico è consigliata nel momento in cui si manifestano gravi problemi di postura e altre disfunzioni.
Si legano per ovvietà spesso i problemi di postura alla colonna vertebrale e alla cervicale, ma in realtà la stessa è influenzata anche del pavimento pelvico ove il muscolo risulti troppo ipotonico e rilassato perdendo di tonicità, perché in questo modo perde di supporto il bacino.
La riabilitazione che viene indicata può essere basata su esercizi di ginnastica ed esami specifici da eseguire presso centri autorizzati.
Una volta attestato con appositi esami lo status del pavimento pelvico si passa alla riabilitazione in diverse forme e fasi.
La riabilitazione prevede il disuso di determinati vizi alimentari come l’abuso di caffeina o di abitudini malsane come il fumo o il consumo di alcool.
Si invita il paziente a perdere i chili in eccesso e a evitare di stare troppe ore seduto.
Segue la fase riabilitativa attiva costituita da esercizi per la tonicità del pavimento pelvico che possono essere rafforzati dall’elettro-stimolazione attraverso specifici apparecchi volti a stimolare l’area interessata.
Elettro-stimolazione del pavimento pelvico
L’elettrostimolazione è consigliata a quei pazienti che per età, peso o caratteristiche proprie, ad esempio da poco operati, non riescono a raggiungere una contrazione volontaria dei muscoli inerenti alla zona del pavimento pelvico.
In questo caso i muscoli vengono stimolati dall’interno, si impiega una sonda vaginale o rettale che esercita una leggera pressione sui muscoli e li tonifica.
Un trattamento indolore e non invasivo che consente di eseguire una riabilitazione meccanica ma pur sempre efficace, magari più veloce.
Tale sistema può essere impiegato in esclusiva o eseguito in combinazione con gli esercizi di ginnastica pelvica.
Rieducazione Funzionale
La riabilitazione del pavimento pelvico può avvenire attraverso il supporto tecnico di Terapisti Manuali attraverso trattamenti eseguiti sull’area interessata con tecniche di stimolazione e distensione della zona pelvica.
Esistono dei centri specializzati in movimento pelvico a cui fare riferimento con sedute programmate e personalizzabili.
Pavimento pelvico: come allenarlo con gli esercizi di Kegel e non solo
Al fine di preservare la corretta postura è possibile eseguire degli esercizi di ginnastica pelvica che possono essere ripetuti tranquillamente nella propria abitazione o se si vuole all’aria aperta, che non sono particolarmente complessi o impegnativi.
Si tratta di esercizi a corpo libero che rientrano nell’alveo della ginnastica dolce noti come esercizi di Kegel.
Gli esercizi di Kegel sono funzionali a garantire la tonicità dei muscoli che compongono il pavimento pelvico.
Si tratta di contrazione regolate con il fiato con emissione e fuoriuscita del respiro volte a stimolare l’area inerente il perineo.
Questi esercizi possono essere eseguiti in diverse posture: da sdraiati, seduti o in piedi, purché prima si sia svuotata la vescica al fine di rinforzare il movimento.
Gli esercizi di Kegel prevedono una contrazione da tenere pochi secondi max 10, gioca molto la ripetizione, si consigliano almeno 10 serie ad esercizio.
Gli esercizi sono eseguiti a corpo libero, tuttavia, per chi ha difficoltà ad individuare il muscolo da contrarre è possibile servirsi di adeguata attrezzatura di sostegno.
Sempre come ginnastica atta a migliorare il rapporto tra postura e pavimento pelvico si consigliano anche attività come lo Yoga e il Pilates atte a distendere la muscolatura, ottimali per la parete peritale e per tutta la muscolatura in generale al fine di favorire l’elasticità dei tessuti.
Si tratta di esercizi di distensione che favoriscono l’allungamento dei muscoli a corpo libero o con attrezzi.
La rieducazione del pavimento pelvico
La riabilitazione del pavimento pelvico tende alla rieducazione dello stesso, imparare a contrarre correttamente l’area e gestire i movimenti consente di rieducare gli stessi al fine di mantenere i muscoli perfettamente tonici.
I muscoli possono essere rieducati così come i movimenti, spesso si incade in problemi posturali proprio per un’educazione sbagliata nella gestione degli equilibri.
Il corpo si comporta come una bilancia ragion per cui bisogna equilibrare la postura e i pesi in modo tale che si crei un equilibrio perfetto e non vi sia una sofferenza che possa incidere sulla colonna e la postura.