Il coccige è il segmento ultimo della colonna vertebrale, composto dai cosiddetti corni, ossia abbozzi vertebrali uniti tra loro. Negli ominidi, dal coccige partiva la coda, che poi si è persa con l’evoluzione della specie umana. Questa piccola parte di colonna vertebrale ha una funzione ben precisa. Serve per garantire una maggiore e migliore stabilità in posizione eretta e per rendere la posizione seduta più comoda e meno impattante sull’osso sacro, le anche e il bacino.
Cos’è il Coccige
Si definisce coccige l’insieme di abbozzi di vertebre presente alla fine della colonna vertebrale. Questo agglomerato osseo, di forma triangolare, si intarsia con l’osso sacro e si posiziona all’attaccatura delle natiche, al centro. Negli ominidi dal coccige partivano le vertebre, più piccole rispetto a quelle della colonna, che formavano la coda. Con l’evoluzione e la conquista della posizione eretta la coda è sparita, tuttavia il coccige no. Questo ha un motivo ben preciso. Infatti, le vertebre coccigee servono a rendere più stabile l’equilibrio, a facilitare la deambulazione e a promuovere la corretta seduta. La prima cosa da dire è che le vertebre del coccige sono molto diverse da quelle della colonna. Infatti sono più piccole, solo abbozzate e non complete. E differiscono da persona a persona, per numero, forma, grandezza e spessore. Alcuni soggetti, infatti, presentano il classico coccige sporgente, che si nota ad occhio nudo e sembra una protuberanza posizionata proprio al di sopra dell’inizio dei glutei. Altri, invece, seppur raramente, nascono con un numero eccessivo di vertebre del coccige, tanto che questo sembra un piccola coda. Solo in alcuni casi si sceglie di intervenire chirurgicamente per ridurne le dimensioni, in quanto la zona rende difficoltoso l’approccio chirurgico e il rapporto rischio/beneficio non è favorevole alla correzione chirurgica.
Coccigodinia: il dolore al Coccige
Soprattutto i soggetti che hanno un coccige sporgente o con vertebre in eccesso possono sperimentare episodi di dolore coccige. Questo succede perché la parte ossea appoggia direttamente contro le superfici quando ci si siede o perché il continuo sfregamento contro gli abiti, a lungo andare, provoca un’infiammazione. Generalmente il dolore all’osso sacro si tratta con semplici antidolorifici e antinfiammatori al bisogno e con una riabilitazione posturale, che insegni all’individuo come stare seduto e come camminare correttamente per evitare che la malformazione coccigea provochi disagio o dolore. Come abbiamo detto prima, solo in casi estremi si pensa alla riduzione o rimozione del coccige per via chirurgica. Questo per due motivi:
- la fine della colonna vertebrale serve per modulare la postura e donare equilibrio e stabilità quando si sta in posizione eretta, si cammina, si salta, si corre;
- serve anche per assumere una posizione più comoda e confortevole quando si sta seduti.
Possiamo ragionevolmente dire che il coccige è il baricentro della parte inferiore del corpo. Anche perché:
- mantiene la simmetria e la stabilità quindi evita di scaricare il peso del corpo su un’unica gamba, sovraccaricandola;
- protegge la zona delicata tra i glutei, prevenendo eccessivi sfregamenti e conseguenti infiammazioni;
- aiuta a mantenere una posizione corretta sia da in piedi che da seduti.
Dolore all’Osso Sacro: tutte le cause
Moltissime persone si rivolgono al Posturologo afflitti da un costante, fastidioso e a volte francamente insopportabile dolore all’osso sacro, termine che usiamo spesso proprio per indicare la zona coccigea. Questo può dipendere da una moltitudine di fattori. Tra i più comuni:
- un trauma provocato da un urto o una caduta;
- un’infiammazione della pelle al livello dell’attaccatura delle natiche, spesso causato da sfregamento;
- una malformazione coccige, congenita o insorta nel corso della vita per motivi traumatici o proprio per postura scorretta;
- coccige sporgente o troppo lungo, su cui preme tutto il peso quando si sta seduti.
Per superare la fase cronica del dolore, ossia quel lasso di tempo in cui la zona del coccige fa parecchio male perché ha subito un urto, una botta o perché infiammato, si ricorre innanzitutto a terapia farmacologica. Dopodiché è bene eseguire una radiografia. Questo esame diagnostico permette di:
- valutare esattamente di quanti segmenti vertebrali, o corni, è composto il coccige;
- calcolarne la misura;
- notare eventuali sporgente o corni in esubero;
- verificare la posizione coccige.
Con tutti questi dati alla mano il posturologo sarà in grado di suggerire le giuste posizioni da assumere per sfruttare al meglio la funzionalità coccige, per dare sollievo all’osso sacro, per minimizzare la coccigodinia e per evitare il coccige rotto, condizione estremamente dolorosa e complicata da curare. Infatti, assumere una corretta postura, coerente con la posizione del coccige e con la sua struttura, aiuta a risolvere molte problematiche. Tra le quali:
- l’osso sacro dolore cronico;
- la frattura coccigea;
- le infezioni ricorrenti;
- le piaghette intra-natica.
Coccige rotto: cause e rimedi
Trattandosi di una struttura ossea è possibile che il coccige si fratturi. La maggior parte di questi incidenti è correlata a una caduta. I soggetti più a rischio sono quelli che presentano un coccige più lungo della media o sporgente. Infatti, in presenza di una struttura coccigea normale, anche cadendo è molto difficile impattare pesantemente sulla fine della colonna fino a fratturarla. In caso di coccige frattura, vista la posizione ostica, non è possibile curarla con la classica ingessatura. Si procede, quindi, con soluzioni alternative:
- -somministrazione di farmaci per alleviare il dolore;
- immobilità e riposo.
Generalmente la frattura si salda da sola, nonostante questo richieda tempo, spesso anche mesi. Nel frattempo, man mano che il dolore diminuisce e l’ematoma si riassorbe, il paziente può gradualmente ricominciare a muoversi. In questi casi è assolutamente consigliabile affidarsi a un posturologo per due motivi. Il primo è effettuare sedute di riabilitazione, per promuovere la guarigione del complesso osseo e lenire il dolore. Il secondo è imparare la corretta postura da tenere in fase di convalescenza e, poi, per il resto della vita. Infatti, il coccige fratturato difficilmente si salderà tornando alle esatte fattezze di prima. A quel punto sarà molto utile saper modulare la propria postura e anche la propria camminata in base alla nuova forma assunta dal segmento finale della colonna.
Tenere la posizione idonea, infatti, evita di:
- soffrire di mal di schiena ricorrente e cronico;
- assumere posizioni sbagliate alla scrivania, con il rischio di coinvolgere tutta la colonna e quindi ritrovarsi a soffrire di cervicale e cefalee;
- camminare non perfettamente dritti, assumendo un’andatura insicura e che tende a destra o sinistra;
- causare asimmetrie al corpo;
- soffrire di dolore alle anche, al bacino o alle gambe;
- creare problemi a caviglie e piedi, perché si appoggia in modo scorretto il piede durante la camminata o la corsa.
Inoltre, la riabilitazione post-traumatica è fondamentale per assicurare la completa e corretta guarigione del coccige rotto.
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Correlazione tra coccige e Postura
Il coccige si posiziona proprio in un punto centrale del corpo. Dividendolo in due parti quindi sottolineandone la simmetria. Questo piccolo agglomerato osseo-cartilagineo aiuta a tenere le gambe, quando si è dritti e in piedi, perfettamente parallele tra loro. La conseguenza è che la colonna assume naturalmente una posizione dritta, corretta, che permette di muoversi agevolmente e senza fatica e, al contempo, di mantenere un equilibrio e una stabilità che serve a restare in piedi e a camminare dritti e spediti. Se il coccige, a causa di un trauma, modifica la sua forma o si sposta, questo principio viene a mancare.
Le conseguenze possono essere:
- incapacità di mantenere l’equilibrio, con conseguente continuo spostamento del peso da una gamba all’altra in modo inconsulto, cosa che può avere ripercussioni sulla salute della colonna;
- difficoltà nel camminare dritti e camminata poco fluida, persino claudicante;
- scomodità quando si sta seduti con conseguente dolore cronico alle natiche, alle anche, alla schiena e al collo.
Tutti questi sintomi invalidanti si possono evitare e prevenire ricorrendo alla rieducazione posturale. Assumendo posizioni e atteggiamenti in linea con la nuova forma coccige. In modo da sfruttarne le potenzialità e le funzionalità esattamente come prima, preservandone la salute e sopprimendo il dolore.
Osso Sacro dolore e conseguenze sul Coccige
Tuttavia, c’è un’altra situazione molto comune, da tenere in considerazione. A volte la funzionalità coccigea non dipende direttamente dal coccige ma è una conseguenza di altre problematiche.
Ad esempio:
- dolori alla schiena;
- male o rottura del bacino o dell’anca;
- dolori o fratture agli arti inferiori;
Possono influire negativamente sulla salute e sulla funzioni del coccige. Se il paziente si rompe un arto, un’anca o il bacino o, semplicemente, prova dolore, tenderà a caricare sempre il peso sulla parte sana. Questo, a lungo andare, può addirittura modificare il coccige, spostandolo dal centro di millimetri o centimetri. Anche in questo caso si avrà un danno posturale che, a sua volta, peggiorerà le difficoltà e i dolori osteo-articolari. Quando si presenta questa situazione, l’unica terapia è nuovamente correlata all’educazione posturale. Bisogna fare in modo che il soggetto impari a gestire il peso del corpo sia da fermo che mentre si muove, per far sì che i suoi movimenti e il suo atteggiamento posturale non vadano a gravare sul coccige, innescando una nuova sede di dolore. Se non si interviene in modo tempestivo il tutto diventa un circolo vizioso. Questo perché meno si riesce a conquistare una postura salutare e più il dolore si espanderà a tutta la parte inferiore del corpo. Ovviamente, se il soggetto soffre, tenderà a fare vita sedentaria e a muoversi cercando di effettuare movimenti meno impattanti possibile. E l’immobilità e la contrattura che si tendono ad avere quando si muovono parti del corpo doloranti peggiorano ulteriormente la situazione.
Postura corretta e salute del Coccige e della colonna sono direttamente proporzionali
Chi mantiene una corretta postura contribuisce attivamente a preservare la salute del proprio coccige e della propria colonna vertebrale. Infatti:
- distribuire bene il peso del corpo;
- stare in posizione eretta mantenendo la linea vertebrale;
- sedersi tenendo dritta la schiena;
Aiuta anche a preservare il coccige da traumi, urti, botte ed eventuali fratture o spostamenti. Vero è però anche il contrario.
Un coccige sano, posizionato perfettamente in simmetria, delle dimensioni giuste e non sporgente aiuta a tenere, in tutte le occasioni, una postura salutare. T
utto questo si traduce in ulteriori benefici per la schiena e la colonna:
- prevenzione del mal di schiena;
- prevenzione della cervicale;
- masticazione più efficiente e, quindi, digestione più facile;
- cassa toracica che funziona meglio, si espande di più e quindi respirazione e ossigenazione ottimali;
- nessuna restrizione dal cavo intestinale, con la conseguenza di una funzionalità migliore;
- minor impatto sugli arti inferiori quindi prevenzione del mal di gambe, del gonfiore e delle anomalie a carico del piede;
- posizione in seduta più corretta, con minor impatto su natiche, anche e bacino, spesso doloranti dopo aver trascorso molte ore alla scrivania;
- qualità migliore del sonno, in quanto una spina dorsale sana si rilassa maggiormente.
Una qualità della vita decisamente migliore, il tutto semplicemente imparando a tenere una postura sana e naturale.
Quando la Postura scorretta è colpa di un danno al Coccige
Non sempre, però, i dolori a carico di schiena e bacino dipendono dall’incapacità del soggetto nel mantenere una corretta postura. A volte è proprio un danno coccigeo a far sì che l’individuo non riesca a posizionarsi bene né quando è in piedi fermo, né quando cammina, né quando svolge attività fisica, né quando è seduto o sdraiato. Infatti, se il coccige è sporgente, si tenderà a spingere il bacino in dentro, per una sorta di inconscia volontà di proteggere quella protuberanza che potrebbe sbattere contro qualcosa. Questo però determina che il peso del corpo gravi sulle anche, comprimendo anche la cavità morbida che contiene stomaco e intestino. Se si prova male al coccige, si tenderà invece a spingere il bacino in fuori, nel tentativo di allungare la schiena per lenire il disagio. Questo però comporta una curvatura innaturale a livello della bassa schiena, che si traduce poi in dolore o, peggio ancora, in contratture intra-vertebrali, molto dolorose e lente a guarire. Ecco perché è molto importante, se si pensa di avere il coccige malformato o di aver subito un danno a suo carico, rivolgersi immediatamente a un posturologo. Che saprà suggerire le strategie posturali più adatte per favorire la guarigione o per evitare di andare a creare danni ancora maggiori, con conseguenze a volte permanenti.
Il Coccige modula la Postura e viceversa
Abbiamo capito la funzione del coccige rispetto alla postura e le conseguenze che possono derivare in caso di abitudini sbagliate. La paura maggiore nei pazienti con difetti posturali correlati a malformazioni o traumi del coccige è quella di non potersi più muovere come viene spontaneo ma doversi concentrare su ogni singolo movimento. In effetti, qualora il coccige si sia spostato o fratturato, sarà necessario imparare nuovamente a fare qualsiasi tipo di movimento. Per adattarsi alla nuova forma e simmetria del coccige.
Tuttavia, non bisogna farsi spaventare da questa eventualità.
Perché, dopo i primi giorni, la nuova posizione diventerà naturale per un motivo molto semplice: ci si accorgerà che è più comoda, che non provoca dolore ma, anzi, lo elimina, e che piccoli cambiamenti determinano un adattamento confortevole.
Ci si accorgerà, infatti:
- di riuscire a resistere più a lungo in piedi senza mal di schiena;
- di camminare in maniera più elegante e spigliata, poggiando meglio i piedi e sentendosi più stabili;
- di riuscire a stare seduti più a lungo senza provare fastidio;
- di dormire meglio e svegliarsi più riposati.
Inoltre, calibrando e modulando la propria postura in modo da rispettare la posizione del coccige, si potranno avere benefici anche per quanto riguarda gli episodi di emicrania, i dolori alla mandibola, la funzionalità digestiva e intestinale.
Un piccolo frammento osseo è in grado di donare molto benessere o creare diversi problemi, se non utilizzato al meglio.
Dolore all’Osso Sacro rimedi
Tuttavia, la terapia posturale è un rimedio a lungo termine e preventivo, ossia agisce nel tempo in modo definitivo e previene le recidive. In caso di attacco di dolore acuto è necessario intervenire in maniera incisiva e tempestiva. Il primo approccio è diagnostico quindi è necessario fare una radiografia o una TAC per capire se il forte dolore è provocato da una frattura o da qualcosa di meno serio. Dopodiché si passa alla fase terapeutica che può comprendere antidolorifici, antinfiammatori o addirittura cortisone se la flogosi è molto importante. Solo quando il dolore inizia a diminuire è possibile intervenire con manipolazioni mirate a lenire le contratture e riposizionare, per quanto possibile, il coccige. Infine, quando si sarà in grado di stare in piedi e compiere qualche passo, si può partire con il percorso di educazione posturale. Che tratterà sia la posizione seduta che eretta, sia la camminata che l’esecuzione di esercizi fisici. Fattori importanti perché la sedentarietà, purtroppo, è una delle cause principali di tutte le problematiche muscolo-osteo-articolari.