Cos’è il Ginocchio Varo e Valgo
La patologia denominata come ginocchio varo e valgo interessa la stessa struttura ossea, che funge da raccordo tra coscia e gamba e può essere soggetta a deformità ossea.
Il ginocchio è definito come articolazione sinoviale interposta tra il femore nella parte superiore, la tibia nella zona sottostante e la rotula sita anteriormente.
Le tre strutture possono svolgere il loro compito per la presenza di altre importanti parti anatomiche, come la membrana sinoviale che con il liquido omonimo lubrifica l’articolazione. A questa si aggiungono le cartilagini articolari, che evitano lo sfregamento e quindi il dolore con le conseguenti patologie correlate, e il menisco mediale.
Le ginocchia non solo sorreggono il peso del corpo e permettono di muoversi durante la deambulazione, ma consentono i movimenti flessori ed estensori, mentre sopportano le sollecitazioni dell’attività sportiva o amatoriale quando si corre, si salta, si scia o si svolge un lavoro pesante.
Tutto questo può provocare nel tempo delle patologie a carico delle ginocchia, ma le cause possono essere anche congenite ed esordire anche fin dall’infanzia.
Il ginocchio varo e valgo consiste in 2 tipi di deformità:
- nel caso di ginocchio varo le gambe appaiono inarcate verso l’esterno formando quelle che sono dette, appunto, gambe a “O” oppure ad arco. Le ginocchia in questo caso tendono a sporgere lateralmente e, nei casi gravi, la deformità si nota a occhio nudo.
- il ginocchio valgo, noto in gergo anche come gambe a “X”, comporta una forma esattamente al contrario di quello varo. In altre parole le ginocchia tendono a rientrare verso l’interno, toccandosi.
Il ginocchio varo e valgo è considerata una deformità degli arti inferiori, anche se il disallineamento osseo può dipendere dal femore e non solo dalla tibia.
Infatti, se si osserva una radiografia degli arti inferiori con questa patologia, si nota che quello che l’asse meccanico, che parte idealmente dalla testa del femore fino ad arrivare al tallone, non passa per il centro del ginocchio come dovrebbe.
Nel caso del ginocchio varo si toccano i malleoli e può essere presente uno spazio pronunciato fra le ginocchia.
Secondo le statistiche mediche l’incidenza del ginocchio varo coinvolge soprattutto persone di sesso maschile, ed è in questo caso che si parla più spesso di una deformazione della tibia.
Quest’ultima compare in certi casi fin dalla nascita e la causa è da ricercarsi nella posizione fetale, specie in gravidanze post-termine.
Il problema si risolve solitamente in modo spontaneo nei primi mesi di vita e, occasionalmente, può perdurare fino a 7-8 anni.
Nel caso, invece, del ginocchio valgo sono le donne quelle a essere maggiormente soggette, a causa della forma del bacino e, in tal caso, la deformità riguarda il femore.
Ci si accorge del ginocchio valgo nei bambini quando cominciano i primi passi, quindi intorno a un anno di vita. La situazione torna normale spontaneamente in età pre-scolare, mentre per altri continua a peggiorare, fino a creare problemi di postura, stati dolorosi delle articolazioni, problemi di deambulazione.
La deformità riconducibile alla patologia del ginocchio varo e valgo nella sua severità si classifica in 3 gradi:
- con un angolo tra tibia e femore fino a 10° è considerata lieve;
- tra i 10° e i 20° è definita moderata;
- superiore a un’angolazione femoro-tibiale di 20° è considerata grave.
Il medico può esprimere una diagnosi fin dall’esame obiettivo, specie nei casi gravi, mentre la conferma dei casi lievi-moderati arriva dagli esami di diagnostica per immagini e da quelli digitali. Nei casi gravi si può intervenire con un’operazione al ginocchio valgo.
La costituzione fisica di ognuno può comunque contemplare la presenza di ginocchio varo o valgo nei limiti sopra citati, ma si ritiene essere morfologicamente nella norma.
Cause e sintomi
Le cause del ginocchio varo e valgo sono diverse e possono riguardare varie patologie, ma anche la morfologia corporea e le attività sportive e amatoriali, che in qualche modo provocano o aggravano questo fenomeno.
Nel caso del ginocchio varo il mancato allineamento tra tibia e femore, con il conseguente inarcamento verso l’esterno degli arti inferiori, può essere dovuto al rachitismo, alla tibia vara nota anche come Malattia di Blount, al Morbo di Paget, a problemi neurologici, alla gonoartrosi, specie negli anziani, alle fratture non consolidate o quelle lesioni al ginocchio e ai legamenti che non hanno ricevuto le giuste cure, oppure a una conformazione ereditaria.
Nella maggior parte dei casi il ginocchio valgo e varo si manifesta durante la prima infanzia, ma può presentarsi anche durante l’adolescenza e peggiorare, se si praticano sport “di carico” come il calcio. Le conseguenze sono subito visibili sulla postura errata, di cui si tratterà più avanti e che richiede d’intervenire in giovane età, con terapie e dispositivi medici di correzione in base alla serietà del singolo caso.
Il rachitismo è oggi una malattia rara che si manifesta soprattutto nella prima infanzia ed è dovuto a una carenza di Vitamina D. Il sintomo più evidente è una crescita rallentata rispetto ai coetanei.
La Malattia di Blount riguarda anch’essa una crescita anomala ma solo della tibia ed è in più del 50% dei casi un difetto che interessa entrambe le gambe. Bisogna intervenire in età pediatrica, in quanto un ritardo aggrava il problema e richiede l’intervento chirurgico del ginocchio valgo.
Il Morbo di Paget è una malattia metabolica delle ossa, che tendono a deformarsi per la scarsa mineralizzazione. Per tale motivo diventano fragili e si fratturano facilmente.
Negli anziani la Gonoartrosi, o Artrosi del Ginocchio che interessa soprattutto soggetti con età superiore i 65 anni, consiste nell’usura della cartilagine e nel conseguente attrito osseo. Lo sfregamento provoca dolore e spesso disabilità in quanto è una patologia degenerativa.
Prima di elencare le cause del ginocchio valgo è bene precisare che la stessa patologia potrebbe interessare entrambe le ginocchia o uno soltanto, per cui si parla rispettivamente di deformità bilaterale o monolaterale.
All’esame obiettivo non solo si nota una forma delle gambe a “X”, ma anche i piedi tendono verso l’interno, al punto che si può inciampare su stessi e questo si nota anche nei bambini ai primi passi.
Le cause del ginocchio valgo sono da ricercarsi soprattutto in deficit anatomici a livello dei muscoli e della costituzione scheletrica e anatomica:
Quelle più frequenti sono:
- anomalie ossee o articolari del ginocchio, il bacino troppo largo, deformità dell’anca, del femore, della tibia o del piede.
- la debolezza dei muscoli che fanno riferimento ai glutei. Questi ultimi non riescono a sostenere la spinta dell’anca verso l’esterno, mentre il femore ha una torsione verso l’interno.
- una debolezza pronunciata dei muscoli anteriori e/o posteriori della coscia, che dovrebbero favorire il naturale allineamento tra femore e tibia.
- l’impedimento parziale dei movimenti della caviglia, che non permette al piede di spostarsi nella direzione dorsale o verso l’alto (in gergo medico è la dorsiflessione). Si tratta di quel movimento del piede che si compie quando si cammina, ma se ci sono deficit sarà il corpo a compensare, assumendo una postura errata e non naturale.
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I sintomi del ginocchio varo e valgo
I sintomi del ginocchio varo e valgo hanno in comune la deformità a livello estetico, ma anche i problemi di deambulazione e, nei casi gravi, il dolore e l’affaticamento, che si ripercuotono sull’intero apparato scheletrico.
Nello specifico il ginocchio varo ha tra i primi sintomi l’instabilità in posizione eretta, in quanto può provocare dolore in corrispondenza del menisco mediano.
Negli anziani è una delle condizioni che può portare alla frattura dello stesso ed è per questo che l’intervento deve essere tempestivo o comunque a scopo preventivo.
Si possono avvertire “rumori” tipici quali gli scricchiolii ossei e avere difficoltà a piegare il ginocchio.
In genere il dolore si estende a tutta la muscolatura degli arti inferiori e, non di rado, ne soffre la colonna vertebrale, sulla zona cervicale e lombare.
I sintomi del ginocchio valgo si avvertono soprattutto durante la deambulazione. Sia nei bambini che negli adulti può dare un’andatura dondolante, in quanto i piedi tendono a incrociarci, portando al pericolo di cadute.
Anche senza incidenti si può arrivare alla frattura del menisco e a stati dolorosi acuti e cronici della rotula.
Si può incorrere anche nello stiramento dei legamenti del ginocchio, fino impedire i normali movimenti e quindi la libertà di camminare e muoversi autonomamente.
Ci possono essere delle complicazioni quando si verificano fratture e assottigliamento della cartilagine, specie negli anziani con il ginocchio valgo artrosico.
La correzione del ginocchio valgo e varo è possibile con interventi mirati e compatibili con il grado di gravità di questa patologia.
Il legame con la postura scorretta e i rimedi attraverso l’analisi della Postura e la rieducazione posturale
Come già accennato il ginocchio varo e valgo è strettamente correlato con i difetti di postura.
Assumere una posizione corretta quando si ha questo tipo di patologia non è scontato, anzi, c’è la reale possibilità che l’apparato muscolo-scheletrico si adatti a un’andatura anomala, per riuscire a mantenere l’equilibrio, quindi a camminare o comunque a muoversi.
La visita posturale si aggiunge a quella obiettiva e agli esami di diagnostica per immagini, che si effettuano per constatare il livello di gravità del ginocchio varo e valgo.
L’Esame Posturale viene effettuato da un esperto terapista, fisiatra e ortopedico e si svolge sia in posizione statica che dinamica.
Da qui si evincono tutte quelle anomalie posturali in base alle quali si decidono gli interventi e le terapie da mettere in atto, tra le quali può esserci anche l’uso del tutore e del plantare per il ginocchio valgo.
L’obiettivo è quello di recuperare il baricentro del corpo sia a livello fisiologico che del sistema neurovegetativo.
La scienza che fa capo alla posturologia e di cui quest’ultima si serve, è la biometria moderna, unita all’esperienza medica obiettiva. La scienza biometrica digitalizzata, si serve della più avanzata strumentazione diagnostica per la misurazione dei difetti di postura. Ricordiamo che questi possono essere correlati anche all’apparato uditivo, stomatognatico (cioè delle strutture osteo-articolari alla base della masticazione, deglutizione, fonazione, respirazione, ecc) e a quello oculare.
Nel caso del ginocchio varo è necessario correggere le anomalie posturali, che causano in particolare una pesante sollecitazione sul ginocchio esterno e similmente la rotazione del femore.
Le conseguenze della cattiva postura determinata dal ginocchio varo danneggiano la colonna vertebrale con l’attenuazione delle curve dorsale e lombare. A questo si aggiunge nel lungo periodo l’insorgere dell’artrosi alle anche e un appiattimento dei glutei.
Il ginocchio varo può portare anche una scoliosi, specie se l’avanzamento della patologia è diversa sulle 2 ginocchia.
L’adattamento dell’organismo tende infatti a bloccare alcuni gruppi vertebrali, con un’anomala rotazione del bacino.
Nel caso del ginocchio valgo, invece, le conseguenze sulla postura si evidenziano con il busto protratto in avanti, quindi con un aumento della curva lombare, che determina la cosiddetta iperlordosi. Quest’ultima si ripercuote anche su un’accentuazione di quella dorsale, provando l’ipercifosi.
Chi è affetto da ginocchio valgo, specie nei casi gravi, va incontro a crampi, contratture e in generale a episodi di rigidità, per la compressione delle vertebre a livello lombare.
Gli stessi disturbi si possono verificare anche nei casi in cui sia presente un ginocchio varo e uno valgo, a causa dei quali tutta la struttura scheletrica ne risente con un’andatura dondolante che “pende” rispetto al ginocchio valgo, creando curvature disarmoniche su tutta la colonna vertebrale. In questi soggetti con deformità grave, si nota anche un fianco del busto che tende verso l’interno, in corrispondenza del ginocchio varo.
Legato al ginocchio varo e valgo c’è anche la conformazione del piede, che è l’ultimo tratto degli arti inferiori con i quali ci si adatta al terreno per mantenere l’equilibrio.
Proprio questa esigenza costringe il piede a compensare lo squilibrio dato dalla deformità del ginocchio, con il risultato di avere estremità vare oppure valghe, (rispettivamente verso l’esterno o l’interno).
Oltre all’intervento chirurgico, che si effettua nei casi di grave deformità del ginocchio varo o valgo, esistono altri rimedi di tipo ortopedico, fisioterapico e di conseguenza di rieducazione posturale.
Agli esercizi posturali si possono aggiungere anche i tutori, che fungono da guida “personalizzata”, per il recupero della postura corretta, utili comunque anche nella fase post-operatoria.
La rieducazione posturale mira al recupero di quell’equilibrio muscolo-scheletrico perduto attraverso esercizi mirati, non solo per il riassetto del ginocchio valgo o varo, ma anche per la colonna vertebrale, il bacino e tutti i distretti articolari interessati.
La cosiddetta ginnastica posturale deve essere effettuata sotto la guida e la supervisione di esperti.
A questa ci si accosta in un contesto multidisciplinare, in quanto si basa sulla diagnosi dell’ortopedico con relativa documentazione medica.
Il rimedio ai disturbi causati dal ginocchio valgo e varo sulla postura è quello di rieducare l’intero sistema osseo e muscolare.
In questi esercizi ci sono anche implicazioni di tipo neurofisiologico e biomeccanico, che vanno corretti e recuperati, anche quando si tratta di riabilitazione.
I benefici della rieducazione posturale sono molteplici e non riguardano soltanto il recupero di una posizione corretta in tutte le attività quotidiane.
È possibile riavere la tonicità e l’elasticità muscolare con tecniche mirate di allungamento e stretching.
Si rinforzano anche quei distretti muscolari che diventano anche più resistenti alla deambulazione e a tutte le attività correlate al movimento.
La postura scorretta influisce anche sugli atti respiratori, mentre la rieducazione migliora l’intera ossigenazione dell’organismo, promuovendo la vascolarizzazione dei tessuti, in particolare di quei muscoli che vengono riattivati a pieno regime.
La rieducazione posturale si può mettere in atto sia nell’infanzia, durante la quale si effettuano i primi interventi correttivi in base al caso specifico, che nell’adolescenza o in età più avanzata.
I migliori risultati si ottengono intervenendo per tempo, ma in ogni caso si può puntare anche a un recupero parziale, che permetta i movimenti e quindi l’autonomia.
Molto importanti sono gli esercizi di stabilità, che mirano a rinforzare anche la volta plantare.
È importante la costanza in quanto il recupero avviene solo con il tempo. La durata della rieducazione posturale varia in base al singolo caso.
Se la patologia lo richiede si possono applicare anche i Taping Kinesiologico Neuromuscolare, cioè nastri elastici che favoriscono l’assunzione della posizione corretta durante il movimento.
Per le deformazioni più importanti del ginocchio valgo si possono anche utilizzare dei plantari, che favoriscono una corretta posizione eretta del tronco e l’allineamento delle anche. Vanno inseriti nelle scarpe e portati ogni giorno, per una migliore distribuzione del peso su entrambe le ginocchia.
Si consiglia di effettuare sempre un Analisi della Postura, tra la prima infanzia e la fase di crescita durante l’adolescenza, mentre per gli anziani gli esercizi posturali possono portare a un recupero ottimale del ginocchio varo e valgo.