La sciatalgia o più semplicemente Il mal di schiena è una condizione di disagio di cui abbiamo sofferto più o meno tutti ed il trattamento che il medico di famiglia spesso prescrive è il riposo, la somministrazione di terapia antalgica, antinfiammatoria e miorilassante.
Se il dolore alla schiena diventa debilitante per la persona che l’accusa, riducendone la produttività sul lavoro e limitandone la condizione fisica, può essere necessario uno studio più approfondito del problema consultando un medico specialista come l’ortopedico o il fisiatra ed in alcuni casi il neurochirurgo. La diagnosi verrà poi completata attraverso l’esecuzione di esami strumentali utili a “trovare” le cause che hanno portato alla malattia come la tomografia assiale computerizzata (TAC) o la risonanza magnetica (RMN ) dopo aver seguito uno studio radiologico (RX Colonna) del rachide in toto.
Ad essere coinvolta nella sciatalgia, sia essa dipesa da un trauma o a seguito di postura scorretta, la colonna vertebrale, nello specifico il tratto lombare, vera e propria struttura portante del nostro scheletro, la quale ci permette di mantenere la posizione eretta tipica dell’uomo e caratteristica unica nel mondo animale dei vertebrati.
La Colonna Vertebrale come è fatta e a che cosa serve
Come abbiamo già definito la colonna vertebrale ha la primaria funzione di sostenere il corpo oltre a proteggere il midollo osseo al suo interno. Le parti costituenti della spina dorsale sono le vertebre, ossia ossa piatte le quali, a seconda della forma e della funzione che hanno, consentono di suddividere la colonna vertebrale in cinque porzioni ben distinte: Le vertebre cervicali (sette) che compongono il rachide cervicale, le dorsali (dodici) che danno origine al rachide dorsale, le vertebre lombari (cinque) e per finire le sacrali e coccigee (nove o dieci) che risultano fuse le une con le altre. Il tutto è reso stabile e funzionale grazie alla presenza di dischi intervetebrali che hanno la funzione di cuscinetto tra una vertebra e l’altra oltre alla presenza di fasce muscolari che garantiscono stabilità, robustezza e mobilità. I settori maggiormente mobili e conseguentemente più soggetti alle sollecitazioni sono il rachide cervicale e quello lombare responsabili l’uno, del movimento del collo e di conseguenza della testa, l’altro, permette la flessione in avanti della schiena.
La sciatalgia è una malattia infiammatoria del tratto lombare della schiena in cui viene coinvolto il nervo sciatico.
Quest’ultimo è definito nervo misto per le sue funzioni sia di tipo motorio che sensoriale. Nasce dalla fusione degli ultimi due nervi spinali lombari L4-L5 e dei primi tre nervi sacrali S1-S2-S3 ed avviene in prossimità del centro di entrambi i glutei. Procede in basso innervando posteriormente la coscia, giunto in prossimità della cavità poplitea si etende in varie branche a tutta la gamba, alla pianta e al dorso del piede. L’infiammazione del nervo sciatico è spesso causato dello schiacciamento dello stesso a livello della radice spinale tra L5 e S1.
Che cosa causa il dolore alla schiena: eziologia della sciatalgia
Mai come questa volta il termine medico “sciatalgia” è in grado di indicare uno stato di malattia specifico: con la radice “sciat-” s’intende infatti il coinvolgimento del nervo sciatico mentre l’estensione “-algia” indica lo stato doloroso. Nella fattispecie sarà un dolore che seguirà il decorso del nervo e che quindi si estenderà dal gluteo fino al piede. Spesso alla sciatalgia è associata anche la lombalgia termine attraverso il quale si indica il dolore della regione lombare, per meglio dire la parte bassa della schiena.
La lombosciatalgia compare in seguito all’ irritazione o allo schiacciamento dei nervi spinali lombari e/o sacrali e le cause possono essere molteplici:
1) L’ ernia del disco spinale è la condizione per la quale il disco intervertebrale perde la propria funzione di “distanziatore” fra le vertebre, favorendo la comparsa di un’ erniazione del nucleo polposo ed il conseguente schiacciamento della radice nervosa. E’ responsabile di circa il 15% delle forme di lombosciatalgia e ne rappresenta la causa principale.
2) La discopatia degenerativa è la fase che precede l’erniazione ed è caratterizzata da un assottigliamento del disco per un processo infiammatorio spesso di origine posturale.
3) La stenosi spinale è una condizione patologica dove si denota la restrizione del lume vertebrale a seguito di diverse malattie alcune delle quali degenerative come ad esempio l’osteoartosi. Il risultato è la compressione della radice dei nervi con la conseguente comparsa di dolore e disturbo sensoriale all’arto inferiore.
4) La sindrome del piliforme invece si riferisce all’omonimo muscolo del gluteo che per contrazione o trauma comprime o irrita il nervo sciatico passante nelle vicinanze.
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Perchè abbiamo il mal di schiena?
Escludendo i danni alla colonna vertebrale provocati da avvenimenti traumatici, dalle forme neoplastiche a carico delle strutture ossee vertebrali, alle malattie degenerative la più frequente causa di sciatalgia è la sedentarietà e la cattiva postura.
E’ evidente quindi che ad influenzare la comparsa del dolore alla schiena, da tanti chiamato anche “colpo della strega“, ci sono fattori predisponenti soprattutto da ricercare nelle cattive abitudini posturali e nelle attività quotidiane siano esse lavorative che di svago.
I lavori pesanti e ripetitivi svolti da muratori o imbianchini ad esempio, se eseguiti senza le giuste conoscenze posturali possono essere la causa del dolore alla schiena. Lo stesso sollevare un peso senza flettere le gambe ad esempio mette sotto stress i muscoli lombari, modificando la normale curvatura della colonna lombare (lordosi). Questa condizione detta iperlordosi modifica il normale scarico del peso del corpo agendo negativamente sulle strutture vertebrali le quali indebolendosi accentuano fenomeni infiammatori cronici che nel tempo si traducono in ernie discali.
La mancanza di attività fisica insieme all’obesità condizionano negativamente la salute in generale, non per ultimo anche quella della schiena: la condizione di sovrappeso infatti pregiudica tutto il comparto vertebrale, sia muscolare, articolare che osseo. L’effetto immediato è una deformazione delle curve fisiologiche della colonna, affaticamento dei muscoli lombari, dolore alla schiena fino alla comparsa di eventi degenerativi dei dischi intervertebrali.
Anche il fumo può contribuire negativamente sulla salute della schiena influendo negativamente sull’ossigenazione dei tessuti. Per ultimo ma non per importanza la salute del rachide in generale passa dal benessere dei piedi e da una corretta postura plantare: Un appoggio errato a seguito di disfunzioni posturali e strutturali come il piede piatto o cavo e l’ alluce valgo sono condizioni che possono influire sulla comparsa del dolore alla schiena.
Per concludere la sedentarietà è un fattore predisponente alla comparsa della sciatalgia posturale, maggiormente colpiti sono quelle persone che per lavoro, studio, divertimento sono costretti a mantenere per molto tempo la stessa posizione che può in molti casi essere “posturalmente” sbagliata.
E’ il caso di segretarie, commercianti, studenti, professori, lavori che impongono molto ore davanti al computer. Un occhio di riguardo deve essere rivolto anche e soprattutto ai più piccoli e agli adolescenti che, attraverso giochi sempre più tecnologici improntati alla realtà virtuale incrementano una vita sempre più sedentaria a discapito della mobilità e all’attività fisica all’ aperto. Se per molti il progresso è significato velocità e comodità nello svolgere le varie attività giornaliere e lavorative purtroppo il rovescio della medaglia è stato un incremento di soggetti affetti da mal di schiena e problemi posturali. Non tutte queste persone però soffrono di mal di schiena è frequente anche patologie a carico di altre porzioni della colonna vertebrale come il rachide cervicale ed il dolore al collo. Alle cervicalgie spesso sono associate emicranie o cefalee di natura tensiva dovuto allo stress dei muscoli che permettono l’articolazione del collo e di conseguenza il movimento della testa.
Quali rimedi possono favorire la guarigione dalla sciatalgia?
Come abbiamo già detto, se il problema dovesse comparire occasionalmente si potrà alleviare il dolore con degli accorgimenti mirati a correggere la postura sbagliata risolvendo quello che molte volte può essere imputato ad un risentimento muscolare. Nelle situazioni in cui il dolore è accompagnato anche da altri sintomi quali parastesie, formicolii o perdita di sensibilità dell’arto inferiore o quando la sciatalgia è molto frequente la migliore cosa da fare è sentire il parere del medico specialista in base all’entità del problema.
Come per molte altre malattie in medicina la prima e migliore arma da prendere in considerazione è la prevenzione.
Schematicamente possiamo individuare due momenti in particolare:
1) la prevenzione primaria la quale racchiude in se tutte quelle condizioni che permettono di avere delle corrette abitudini di vita. Questo atteggiamento permette di combattere il mal di schiena prima che esso possa comparire. Un’attività fisica regolare, il controllo del peso corporeo e la giusta conoscenza nella movimentazione dei carichi possono davvero fare la differenza sulla comparsa del mal di schiena. Una ginnastica di tipo posturale mirata a rinforzare i muscoli della schiena e in secondo luogo a correggere le posizioni viziose assunte durante la giornata sono da preferire a terapie farmacologiche per il controllo del dolore. Il posturologo potrà mostrare gli esercizi più idonei per ottenere i benefici della ginnastica per la schiena.
2) la prevenzione secondaria invece richiede l’intervento di figure professionali quali il medico specialista ortopedico, il neurochirurgo, il fisioterapista, i laureati in scienze motorie che, dopo un’ attenta valutazione del caso, somministreranno terapie mediche, chirurgiche, fisiche e funzionali nell’intento di alleviare prima il dolore alla sciatica per poi instaurare un percorso rieducativo perché la persona impari il giusto modo di muoversi per evitare ricadute ed eventuali recidive.