Tecnica di Rilassamento
L’efficacia di una tecnica di rilassamento è strettamente connessa alla modalità con cui essa viene proposta.
La raccomandazione principale è che l’operatore stesso che la propone abbia almeno praticato numerose esperienze di rilassamento e che mantenga il seguente focus:
Mantenendo sempre la posizione “meta” di esperto dentro all’esperienza che osserva sé stesso e gli altri che stanno condividendo con lui l’esperienza stessa.
La durata di questa prima tecnica di rilassamento che proponiamo, seguendo il testo, è di 6-7 minuti.
Una durata maggiore potrebbe attivare dinamiche psicologiche profonde che non rientrano nell’obiettivo della tecnica Biorelazionale di rilassamento ed integrazione e, inoltre, richiedono competenze accessorie proprie del professionista adeguatamente formato.
Si veda anche Tecniche di Rilassamento.
Posizione di partenza
Sdraiati, le gambe sono distanziate tra loro, i piedi rilassati verso l’esterno, le braccia sono disposte lungo il corpo con il palmo delle mani rivolto verso l’alto.
Esecuzione
Il conduttore dell’esperienza guiderà l’attenzione del praticante su tutti i distretti corporei aiutandolo a rilassarli.
Indicazioni
L’operatore può scegliere se leggere il testo o memorizzarlo e riproporlo a memoria.
La raccomandazione è che nell’esposizione non ci siano interruzioni, incertezze o errori di pronuncia.
L’esposizione deve essere fluida al massimo in modo da fornire al praticante che si sta rilassando una struttura d’appoggio che gli permetta di non dover attivare tensioni accessorie per un eccessivo investimento attentivo nella decodifica del messaggio.
Testo Completo della Tecnica Rilassamento Guidato
Durata 6-7 minuti
Controlliamo la posizione: siamo sdraiati, con le braccia lungo il corpo, il palmo delle mani rivolto verso l’alto, le gambe leggermente distanziate tra loro e i piedi rilassati verso l’esterno.
Facciamo un’inspirazione profonda e mentre l’aria esce dalla bocca lasciamo che gli occhi si rilassino e si riposino, possiamo lasciarli chiudere.
Ancora un’inspirazione profonda ed espirando sentiamo che il nostro corpo si può appoggiare sempre un po’ di più.
Ascoltiamo per qualche secondo la respirazione, ascoltiamo l’inspirazione e l’espirazione, da semplici spettatori, senza intervenire, ascoltiamo il nostro respiro come se stessimo ascoltando una musica, ne possiamo ascoltare il suono, il ritmo e l’intensità.
Quindi spostiamo l’attenzione sulla muscolatura, sentiamo il nostro corpo ben appoggiato e rilassato.
Sono ben appoggiati i piedi, il bacino, le spalle, le braccia e la testa.
Iniziamo a rilassarci a partire dai piedi: rilassiamo le dita, la pianta e i talloni.
Quindi rilassiamo le caviglie, i polpacci, le ginocchia, rilassiamo la coscia della gamba destra, la coscia della gamba sinistra.
Rilassiamo le anche, gli organi genitali.
Rilassiamo il pube, il basso ventre, l’addome, lo stomaco. Mentre sentiamo il nostro corpo sempre più appoggiato e di conseguenza sempre più rilassato.
Rilassiamo il petto e mentre lo facciamo, senza aumentarlo, torniamo ad ascoltare la respirazione: ascoltiamo l’inspirazione e l’espirazione.
Iniziamo a pensare all’inspirazione come all’entrata di aria fresca, leggera e carica di energia; mentre pensiamo all’espirazione come alla fuoriuscita di aria carica di tensioni psicologiche e muscolari.
Inspirando inspiro energia e freschezza, espirando espiro tensione fisica e tensione psicologica.
Questo ci aiuta a distendere il petto.
Noi proseguiamo e rilassiamo le clavicole.
Rilassiamo le spalle.
La spalla destra: dalla spalla al gomito, dal gomito al polso e dal polso alle dita della mano.
La stessa cosa la facciamo per la spalla sinistra: dalla spalla al gomito, dal gomito al polso e dal polso alle dita della mano.
Adesso passiamo con l’attenzione alla parte posteriore del nostro corpo: rilassiamo ancora i talloni, i polpacci, rilassiamo la parte posteriore delle ginocchia, delle cosce, rilassiamo i glutei e lo sfintere anale.
Quindi rilassiamo i muscoli e le vertebre lombari.
I muscoli e le vertebre dorsali.
Rilassiamo le scapole, le cervicali e la nuca.
Distendiamo tutto il cuoio capelluto, rilassiamo la fronte, gli occhi.
Distendiamo il naso, gli zigomi e le orecchie.
Osserviamo che i denti non siano stretti, rilassiamo le labbra, il mento e dalla base del mento rilassiamo tutta la parte anteriore del collo.
A questo punto, il nostro corpo è completamente rilassato, il nostro respiro è leggero, leggero come un soffio e i nostri pensieri sono calmi e lontani.
Più il nostro corpo sarà appoggiato e rilassato, più noi possiamo recuperare energia.
Ci possiamo lasciar andare alla sensazione di calma e di rilassamento.
Possiamo ascoltare la calma che c’è intorno a noi, che è il riflesso della calma che c’è dentro di noi: la calma del nostro respiro e dei nostri pensieri.
Quindi gradualmente riprendiamo contatto con il nostro respiro, ascoltiamo l’inspirazione e l’espirazione e iniziamo ad inspirare più aria ed espirare più velocemente. Inspiro ed espiro.
Iniziamo anche ad aprire e chiudere le mani, in modo sempre più vigoroso.
Inspiro ed espiro. Apro e chiudo le mani. Iniziamo a piegare i gomiti.
Muoviamo le dita dei piedi, le caviglie.
Inspiro ed espiro, apro e chiudo le mani, muoviamo le dita dei piedi le caviglie pieghiamo i gomiti, pieghiamo le ginocchia.
Quindi facciamo un’inspirazione profonda, espiriamo dalla bocca e possiamo aprire gli occhi.
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